Il Giardino della Memoria è costituito da sei grossi massi di pietra bianca, a ridosso dei quali sono sistemate le targhe in bronzo che riportano:
° La preghiera "Natale 42" del Reduce Peppino Prisco;
° I nomi delle Divisioni combattenti;
° "Le madri in pianto" e "Guerra e mutilazioni-steppa e prigionia" opere del Reduce Massimo Facchin;
° I nomi dei Caduti di Canale d’Agordo.
° Due targhe (cm. 144x 80 cad.) con i nomi dei 187 Caduti dell’Agordino con al centro la carta geografica in bronzo (cm. 260x 140) del medio Don, da Valuiki a Serafimovic e da VerkKarabut a Thcerkovo, con i vari riferimenti relativi allo schieramento difensivo, al ripiegamento, ai campi di prigionia ecc..
Sulla sinistra si scorge la campana commissionata nella regione di Voronez, dedicata a "Tutti i Caduti di tutte le guerre", mentre sulla destra, tra l’erba, si snoda un tratto del Fiume Don, da Belogorie a Serafimovic, fedelmente riprodotto in scala.
I 42 cippi collocati geograficamente sul terreno, rappresentano le principali località dello schieramento difensivo italiano sul Don ( 1942 - cippi rettangolari ), ed il ripiegamento con i combattimenti del Corpo d’Armata Alpino (1943 – cippi circolari). Si distinguono i percorsi in scala delle Divisioni Tridentina, Julia, Cuneense e Vicenza.
Un cippo ricorda il campo di Kalac, dove presumibilmente passarono tutti i prigionieri. In fondo spicca il Cristo ligneo dedicato ai Cappellani militari, ed in posizione centrale sventolano alte le bandiere italiana ed europea.